Professione ingegnere: istruzioni per l’uso. L’Ordine provinciale incontra i futuri colleghi
Dare dei flash informativi su argomenti spesso esclusi dai programmi universitari ai ragazzi che si preparano all’esame di abilitazione. Questo l’obiettivo del seminario tenutosi nell’Aula Magna della Facoltà. Tra i temi dibattuti la deontologia e il sistema dei lavori pubblici
”E’ bene essere consapevoli che ci sono molti argomenti non contemplati nei programmi d’esame all’università, ma indispensabili per esercitare la professione”, con queste parole il presidente provinciale dell’ordine degli ingegneri Renato Cannarozzo ha aperto l’incontro con i ragazzi che a gennaio sosterranno l’esame di abilitazione professionale. Sede prescelta l’Aula Magna della facoltà di Ingegneria dell’Università di Palermo.
”L’iter formativo - ha detto - in realtà non termina mai. Mi sono laureato nel 1953, da allora la tecnologia ha rivoluzionato la professione e ho dovuto aggiornarmi continuamente per non essere tagliato fuori dal mondo del lavoro. La capacità di autogestirsi - ha continuato - è indispensabile”. Formazione e approfondimento sembrano essere le parole chiave dei relatori che, con due giornate di studio, hanno voluto aiutare i ragazzi nella preparazione dell’esame.
”Diventare ingegnere è certamente più difficile oggi, anche per le tante novità introdotte dall’ordinamento legislativo - dice l'ingegnere Renzo Botindari - Questi incontri nascono proprio per aiutare gli studenti e avvicinarli all’Ordine”. Proprio il ruolo dell’istituzione professionale è stato il tema dell’intervento del presidente Cannarozzo che ne ha ripercorso la storia, dalla sua creazione a oggi, e ribadito l’importanza. ”E’ un organismo fondamentale sia per i professionisti, sia per gli utenti”, ha chiarito. I primi, infatti, vedono tutelato il titolo che hanno conseguito, ai secondi invece è garantita una prestazione adeguata alle richieste.
Chiamato a spiegare i cambiamenti della professione nel corso degli anni è stato invece Botindari. ”La conoscenza della leggi emanate da Stato e Regioni è fondamentale - ha spiegato - perchè artefici di una vera e propria rivoluzione”. Un mutamento radicale, che ha seguito l’evoluzione sociale.
Tra i settori che hanno cambiato volto, quello dei lavori pubblici. La prima legge risale al 1865, ma da allora sono stati molti gli interventi del legislatore. “La legge regionale siciliana del 1985 - ha spiegato Botindari - è tra le più importanti. Per la prima volta, una regione a statuto speciale, quindi deputata a legiferare in materia di lavori pubblici, emanava un testo di riferimento”. Tra le norme nazionali basilari, anche quella del 1990. “Per la prima volta - spiega l’ingegnere - si cerca di porre un freno al fenomeno della corruzione con le ‘disposizioni per la prevenzione della delinquenza di tipo mafioso’” .
Al centro del dibattito anche il cosiddetto Project Financing, metodologia finanziaria rivolta al sostegno economico un progetto imprenditoriale. “E’ bene - ha spiegato Alessandro Calì, consigliere dell’Ordine di Palermo - conoscere questo strumento perchè ha già dato risposte efficaci al problema del reperimento dei capitali”. Sempre più spesso, infatti, la domanda di denaro cresce di pari passo alla diminuzione della risorse disponibili. “Indispensabile quindi - precisa Calì - il coinvolgimento dei privati che diventano sponsor di un progetto. In questo modo si genere un capitale distinto da quello dell’impresa. Adottare questa strategia - conclude - richiede però la formazione di un classe di ingegneri in grado di analizzare l’equilibrio economico-finanziario di un progetto”.
Nadia Palazzolo - (15 dicembre 2004)
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