lunedì 7 giugno 2010

FOCUS SUGLI IMPIANTI

Il Palasport di Fondo Patti: emblema di una politica di impiantistica sportiva cittadina in agonia, di una gestione incapace, senza alcuna strategia, volta alla svendita mediante esternalizzazione o al progressivo abbandono. Ed è così che il l'impianto di via dell'Olimpo è diventato fonte di pezzi di ricambio o deposito di suppellettili di sfrattati amministrativi.
Una gestione che da qualche tempo sembra più attenta alle esigenze degli organizzatori esterni di eventi che alla manutenzione ed alla garanzia del minimo decoro degli ambienti di lavoro. Lo si legge dalla affissione di locandine di grandi eventi da svolgere in impianti che devono ancora ottenere la necessaria agibilità per il pubblico spettacolo, come ad esempio il velodromo «Paolo Borsellino». Dalle prime grida di allarme, al crollo di parte della copertura dell'impianto di Fondo Patti, ad oggi, cosa si è fatto per restituire alla fruizione sportiva della cittadinanza l'impianto più importante dopo lo stadio «Renzo Barbera»?
Sembrano lontani i tempi in cui una società come l'Ares Palermo si era fatta avanti per portare un titolo ed un campionato di serie A di pallacanestro, ristrutturando a proprie spese il palazzetto, prima che fosse distrutto definitivamente dal vento e dall'incuria nel giorno di Pasquetta del 2007.
Non si hanno più notizie, di cordate private, che avevano visto anche il Coni regionale e provinciale protagonista, come è avvenuto per la struttura equestre della Favorita. Ricordiamo che tali soggetti privati, in cambio della gestione pluriennale, avrebbero garantito la riparazione e la manutenzione straordinaria dell'impianto, oltre che il suo rilancio. Ma viene in mente il sospetto che, anche in questo caso, siano stati messi in fuga, dalle inique stime fatte dal settore patrimonio del Comune, che hanno portato in altri casi a disertare i bandi per l'affidamento esterno degli impianti.
Inoltre, persa l'opportunità del risarcimento danni da parte della compagnia assicurativa, se non ci fosse stato un solerte consigliere comunale a sollevare il caso, nessuno si sarebbe accorto che la struttura, come altre, era assicurata per tali eventi, neanche l'attuale dirigente del servizio sport, all'epoca dirigente ad interim con il patrimonio, dove a rigor di logica si stipulano o quanto meno, si tiene memoria di tali atti. Da un punto di vista politico, se la gestione del precedente assessore Alessandro Anello, aveva lasciato a desiderare, continuando a battere giustamente sul punto economico «non abbiamo in soldi per procedere alle riparazioni», questa nuova gestione amministrativa, non ha certo brillato per iniziative in tal senso, se si fa eccezione con la presunzione avanzata quale panacea di tutti i mali, dai tecnici del settore manutenzione e dalla dirigente del servizio sport di mettere in sicurezza la copertura del Palasport, con una cifra tra i 5.000 e 10.000 euro!
Tale bizzarra affermazione non solo ha lasciato perplesso l'uomo della strada, ma che sembra abbia fatto sorridere anche chi assessore, tecnico non era.
Inoltre, pare che anche l'ultima proposta da parte di un privato che, in cambio della disponibilità di superfici per installare pannelli solari, era pronto a rifare tutta la copertura dell'impianto, non abbia avuto seguito.
Se a quanto sinora narrato aggiungiamo, la concomitante chiusura della palestra di Borgo Ulivia, per una travagliata sostituzione del parquet durata due anni; l'attenzione all'agibilità delle tribune della piscina comunale, che di fatto convoglia buona parte delle risorse economiche dell'ufficio sport; la difficoltà a far partire il piano organico presentato per la manutenzione degli impianti; il progressivo smantellamento dell'ufficio tecnico all'interno dell'assessorato allo sport e la conseguente richiesta di trasferimento da parte dell'ingegnere responsabile, deve far riflettere sull'oscurantismo che pare abbattersi sullo sport palermitano e sugli impianti sportivi.
Nel frattempo da mesi, all'interno del PalaOreto si inizia a vedere il cielo. Si ricomincia?
(LA SICILIA - L'amministrazione comunale non ha finora trovato i fondi necessari per riparare i danni provocati dal nubifragio. Ed i privati stanno alla... finestra - Giovedì 03 Giugno 2010 PA Sport, pagina 32)

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